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Quali differenze ci sono tra bourbon e whiskey?

La risposta è sia "molte" che "nessuna"

 

Il bourbon è
lo spirito nativo dell'America

Il whiskey è, beh, whiskey

Esistono molti diversi tipi di whiskey (o di “whisky,” a seconda da dove provieni). Whisky scozzese, whisky giapponese, whiskey irlandese, whiskey del Tennessee, whisky canadese, rye whiskey, bourbon whiskey e, ovviamente, Kentucky Straight Bourbon Whiskey (perdonateci se ne abbiamo dimenticato qualcuno). Noi di Jim Beam, siamo affezionati queste ultime due categorie, e per essere il più espliciti possibile, vorremmo spiegarti cosa distingue il bourbon da tutto il resto.
Bourbon vs whiskey

La differenza non sta solo nei termini

sta nel disciplinare

Tutti i bourbon sono whiskey, ma non tutti i whiskey sono bourbon. C'è una lista di regole imposte dal legislatore per stabilire cosa è cosa. Qui sotto trovi un elenco di cosa bisogna sapere per capire cos'è "lo Spirito Nativo Americano" e per capire quali sono le differenze tra bourbon e whiskey.
1. Deve essere prodotto negli Stati Uniti d'America (non nel Kentucky)
2. Deve essere ottenuto dalla fermentazione di un mash composto da almeno il 51% di mais
3. Distillato ad una gradazione alcolica non più alta di 160 gradi
4. Conservato a non più di 125 gradi alcolici in botti nuove di quercia carbonizzate
5. Invecchiato per almeno due anni
6. Senza additivi aggiunti
Per questo, diciamo che tutti i bourbon sono whiskey, ma non tutti i whiskey possono definirsi bourbon. Poi c'è il Kentucky Straight Bourbon Whiskey, come Jim Beam®, che in aggiunta a tutte queste regole, deve essere anche prodotto in Kentucky. Lo sappiamo, è tanto. Ma oggi, Jim Beam non si limita "a fare il compitino", è il bourbon #1 al mondo.
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Ora hai imparato cosa impone il disciplinare.

Ma questo cosa significa?

Almeno il 51% di granoturco

Immagina di goderti un po' di mais sgranocchiandolo direttamente dalla pannocchia. È dolce, vero? Quella dolcezza è ciò che rende il bourbon "il punto dolce del whiskey". Ed essendo fatto con almeno il 51% di granoturco, significa che ogni bourbon avrà una deliziosa dolcezza che non può essere trovata nella maggior parte dei whiskey a base di orzo e segale.

Gradazione Massima.

Ogni volta che un qualsiasi tipo di alcool viene distillato, uscirà dall'alambicco ad una gradazione più alta. Ma il processo rimuove anche dal liquido tutto ciò che non è alcool, inclusi i sapori. Questo è il motivo principale per cui la vodka essenzialmente non ha alcun gusto. Avere da subito una gradazione massima significa che il bourbon manterrà più sapori provenienti dalla miscela dei cereali, che perderebbe se fosse distillato ulteriormente.

Botti nuove di quercia carbonizzate

Questa metodologia di invecchiamento, in contrapposizione a quella in botti tostate o botti riutilizzate, impartisce al bourbon un gusto più ricco ed una colorazione più intensa. Il Jim Beam è invecchiato in botti nuove di Quercia Bianca Americana, carbonizzate al livello 4, per donargli un sapore più delicato e dolce, con note di vaniglia e caramello. Quando quelle botti hanno terminato il loro compito nell'invecchiamento del bourbon, si sa che altri whiskey, altri scotces, altri vini e persino altre birre se ne servono nella speranza di "strappargli" qualcuno di quei deliziosi sapori profondi e complessi, tipici del bourbon, che restano intrappolati nel legno.

Invecchiato per almeno due anni

In linea generale, più a lungo un bourbon invecchia in botti carbonizzate di quercia, più diventa morbido. Il disciplinare dice che il bourbon deve essere invecchiato per almeno due anni, ma il tempo è solo una delle variabili che incidono sulla sua maturazione. Per esempio, a causa dei grandi sbalzi termici tra una stagione e l'altra, un whiskey invecchiato in Kentucky maturerà più velocemente di uno invecchiato in un clima più temperato, come accade in Scozia. Si può dire a regione che un paio di anni in Kentucky equivalgono al doppio del tempo in Scozia. Qui, noi di Jim Beam, invecchiamo il nostro bouborn per il doppio del tempo richiesto dal disciplinare, per ottenere un sapore più maturo e più vellutato.

Nessun additivo.

Molti produttori aggiungono ai loro whiskey additivi o coloranti per insaporirli o dargli un colore più caramellato. Ma, se anche rispettassero tutte le altre norme del disciplinare, non potrebbero comunque chiamare i loro whiskey "bourbon". L'unica cosa che può essere aggiunta al bourbon è l'acqua (e lo si farebbe solo per abbassare la gradazione alcolica).